This game has only one battle sequence.
Thank you for your understanding.
However, it will be one, huge, EPIC battle!
Thank you for your understanding.
Della serie: la "GiocoStazione Portatile", in praticamente tutte le sue incarnazioni, è fondamentalmente un "handheld" inutile, ché i "videogames" che ci puoi giocare sopra sono per la stragrande maggioranza dei "portings" oppure delle conversioni di vecchi videogiochi per "PlayStation One", "Game Boy Advance" ed addirittura "SuperNES"...
I giochi originali degni d'attenzione si contano sulle dita di una mano. Tutto il resto è noia Mytran Wars.
...Che per uscirsene con un gioco BRUTTO in salsa "mech", ce ne vuole! |
Detto questo, tra le sfavillanti perle autentiche che si possono reperire nel mare di biglie di plastica volgarmente spacciate per gioielli, "Z.H.P. Unlosing Ranger VS Darkdeath Evilman" è un titolone che levati! :)
"Z.H.P. Unlosing Ranger VS Darkdeath Evilman" ("NIS", 2010). |
Avete presente i "roguelikes" che piacciono tanto al vostro anfitrione verde!? Ecco. Immaginatevi un videogioco appartenente a questa bistrattatissima categoria, felicemente trapiantato sull'inutile "Sony PSP". Della serie: dare senso ad una "console" insipida con un solo "videogame". GRAZIE "NIS"! :)
Detto questo, "Z.H.P. Unlosing Ranger VS Darkdeath Evilman" (che, per praticità, d'ora in avanti chiameremo "Videogioco Dal Titolo Impronunciabile"... :P ), si inserisce perfettamente nel solco della tradizione videoludica targata "Nippon Ichi Software" (strategia a turni, atmosfera ultrademenziale, dialoghi e contrappunto musicale sapientemente orchestrati, rigiocabilità estrema...).
...Ché diciamocelo: in realtà "NIS", in ogni suo gioco, da anni ci ripropone sempre e solo una meccanica ludica che consiste in una breve storia incollata ad arte sopra uno strategico complessissimo e MOLTO più vasto. Ché tipicamente, le meccaniche dei giochi "Nippon Ichi" prevedono personaggi che possono evolvere fino al livello 9999 (ed eventualmente ANCHE resettarsi per ricominciare da zero, conservando parte della loro potenza complessiva... :P), armi ed equipaggiamento livellabile tanto quanto i suddetti personaggi, livelli di gioco infiniti al cui completamento se ne sbloccano degli altri ("INFINITI+"... :D) che prevedono delle "bossbattles" che riesci a superare solo se tipo hai "grindato" per 1500+ ore di gioco. (...E quando alla fine batti il fatidico "Boss Finale Nascosto", puoi accedere ad un livello "extra" dove devi affrontarne simultaneamente otto!!! :D ). ...E gente che solleva e lancia robe! :D
Morale: i giochi "NIS" sono virtualmente giocabili all'infinito, dopo la prima "run", perché se non ti vengono a noia, ci sono sempre infinite cose da fare, tutte parallele alla "main story". Della serie: prova a platinarli, se hai il coraggio!!! :D
...E l'innominabile è tutto questo e molto altro ancora! :D
In primo luogo, la storia che il videogioco in questione ci narra è qualcosa di fantastico. L'intera vicenda ruota attorno all'unico combattimento finale ingaggiato tra l'invasore intergalattico di turno (Darkdeath Evilman) ed il supereroe destinato a sconfiggerlo (un "Super Sentai" tipico della tradizione nipponica, modestamente chiamato "Absolute Victory Unlosing Ranger" :D ).
Nella sequenza d'apertura, il nostro eroe corre incontro al suo destino...E MUORE INVESTITO DA UNA MACCHINA! :D
...Da qui, il passaggio di consegne. Un pedone che passava di li per caso diventa il supplente dell'eroe morente (AKA "Absolute Victory Unlosing Ranger (temp)") e l'intera vicenda ha inizio.
Tutto il resto è "powerlevelling à la roguelike in salsa NIS". Leggi: siccome alla "Nippon Ichi" son dei fottuti geni e si sforzano di dimostrarlo continuamente, con questo loro videogioco si reinventano pure un genere vecchio come il mondo, introducendo il concetto di "grinding con permaresurrection" al posto della frustrante controparte nota come "permadeath". Ovvero, come si fa a creare un "videogame" nel solco della tradizione "roguelikes", eliminando nel contempo l'annosa croce del "game over" definitivo alla morte del protagonista? (Ché al "consolaro medio", se gli proponi/propini un videogioco che, quando muori, ti cancella anche il "savegame", facile che ti ammazza di botte oppure si suicida direttamente lui... :D ).
Risposta: Facile! Ci si inventa un eroe testardo ed immortale ("wannabe") che, ogni volta che crepa, ci riprova (conservando altresì una parte del bagaglio d'esperienza della vita precedente... ;) ).
Si. Perché l'Innominato affronta tutti gli schemi del gioco cominciando sempre ed invariabilmente dal suo primo livello d'esperienza e, missione dopo missione, non accresce direttamente il suo, di livello (se non temporaneamente...), ma bensì un contatore complessivo dei "livelli acquisiti" (che influenza le sue caratteristiche di base...). Quindi diventa sempre più forte e potente, anche qualora dovesse "morire"... :)
D'altro canto, la morte è si punitiva, in questo gioco, ma non troppo. L'Innominabile defunto perderà infatti tutti i soldi e gli oggetti correntemente indossati/trasportati, tranne ciò che ha avuto l'accortezza di depositare al quartier generale, ché ogni supereroe che si rispetti è anche un po' previdente... ;)
...E sempre nel solco della tradizione "roguelikeggiante", anche una variabile di gioco fine a sé stessa come l'alimentazione del protagonista, nel "Videogame Dal Titolo Impronunciabile" viene riciclata con estrema intelligenza! L'innominato deve infatti nutrirsi per mantenere alto il suo livello energetico, perché solamente grazie all'energia del cibo egli è in grado di utilizzare gli attacchi speciali che gli sono propri.
Per il resto, altro aspetto interessante di questo "roguelike edulcorato", la gestione del "savegame". "File" unico per ogni utente, aggiornato con frequenza in maniera ANCHE automatizzata. Morale: se salvi manualmente prima di affrontare un "dungeon" e pensi di fregare il sistema resettando poco prima di morire, il gioco frega te ed al successivo "reload" ti considera comunque morto, facendoti ripartire nudo e crudo!
Infine, tanti, tantissimi tocchi di classe. I potenziamenti bionici operati con gli oggetti raccolti, le citazioni "nerdeggianti" al punto giusto (da videogiochi, cartoni animati, "telefilms" e "manga"...) ed una veste grafica assolutamente all'altezza (con tanto di aspetto del protagonista che cambia in funzione di ogni pezzo di equipaggiamento indossato... Anzi, vi dirò di più. Perfino la colonna sonora del gioco si adegua al vostro abbigliamento, con strofe cantate cangianti che mutano in base a come siete vestiti! SPETTACOLARE!!! :) ).
In conclusione, un bellissimo videogioco che svecchia alla stragrandissima un genere che altrimenti non avrebbe avuto modo di far presa sulle nuove generazioni, che tecnicamente non hanno né i mezzi, né la voglia di affrontare le meccaniche ludiche iperpunitive dei progenitori dell'Innominato. :)
Bel colpo, "NIS"! :D
Nella sequenza d'apertura, il nostro eroe corre incontro al suo destino...E MUORE INVESTITO DA UNA MACCHINA! :D
«"Generic Tizio" che passeggi spensierato. Vuoi salvare il mondo al mio posto?!». |
...Da qui, il passaggio di consegne. Un pedone che passava di li per caso diventa il supplente dell'eroe morente (AKA "Absolute Victory Unlosing Ranger (temp)") e l'intera vicenda ha inizio.
"Mah. Non saprei. Io stavo solo facendo la spesa...". |
Tutto il resto è "powerlevelling à la roguelike in salsa NIS". Leggi: siccome alla "Nippon Ichi" son dei fottuti geni e si sforzano di dimostrarlo continuamente, con questo loro videogioco si reinventano pure un genere vecchio come il mondo, introducendo il concetto di "grinding con permaresurrection" al posto della frustrante controparte nota come "permadeath". Ovvero, come si fa a creare un "videogame" nel solco della tradizione "roguelikes", eliminando nel contempo l'annosa croce del "game over" definitivo alla morte del protagonista? (Ché al "consolaro medio", se gli proponi/propini un videogioco che, quando muori, ti cancella anche il "savegame", facile che ti ammazza di botte oppure si suicida direttamente lui... :D ).
Risposta: Facile! Ci si inventa un eroe testardo ed immortale ("wannabe") che, ogni volta che crepa, ci riprova (conservando altresì una parte del bagaglio d'esperienza della vita precedente... ;) ).
Si. Perché l'Innominato affronta tutti gli schemi del gioco cominciando sempre ed invariabilmente dal suo primo livello d'esperienza e, missione dopo missione, non accresce direttamente il suo, di livello (se non temporaneamente...), ma bensì un contatore complessivo dei "livelli acquisiti" (che influenza le sue caratteristiche di base...). Quindi diventa sempre più forte e potente, anche qualora dovesse "morire"... :)
D'altro canto, la morte è si punitiva, in questo gioco, ma non troppo. L'Innominabile defunto perderà infatti tutti i soldi e gli oggetti correntemente indossati/trasportati, tranne ciò che ha avuto l'accortezza di depositare al quartier generale, ché ogni supereroe che si rispetti è anche un po' previdente... ;)
...E sempre nel solco della tradizione "roguelikeggiante", anche una variabile di gioco fine a sé stessa come l'alimentazione del protagonista, nel "Videogame Dal Titolo Impronunciabile" viene riciclata con estrema intelligenza! L'innominato deve infatti nutrirsi per mantenere alto il suo livello energetico, perché solamente grazie all'energia del cibo egli è in grado di utilizzare gli attacchi speciali che gli sono propri.
Per il resto, altro aspetto interessante di questo "roguelike edulcorato", la gestione del "savegame". "File" unico per ogni utente, aggiornato con frequenza in maniera ANCHE automatizzata. Morale: se salvi manualmente prima di affrontare un "dungeon" e pensi di fregare il sistema resettando poco prima di morire, il gioco frega te ed al successivo "reload" ti considera comunque morto, facendoti ripartire nudo e crudo!
Infine, tanti, tantissimi tocchi di classe. I potenziamenti bionici operati con gli oggetti raccolti, le citazioni "nerdeggianti" al punto giusto (da videogiochi, cartoni animati, "telefilms" e "manga"...) ed una veste grafica assolutamente all'altezza (con tanto di aspetto del protagonista che cambia in funzione di ogni pezzo di equipaggiamento indossato... Anzi, vi dirò di più. Perfino la colonna sonora del gioco si adegua al vostro abbigliamento, con strofe cantate cangianti che mutano in base a come siete vestiti! SPETTACOLARE!!! :) ).
In conclusione, un bellissimo videogioco che svecchia alla stragrandissima un genere che altrimenti non avrebbe avuto modo di far presa sulle nuove generazioni, che tecnicamente non hanno né i mezzi, né la voglia di affrontare le meccaniche ludiche iperpunitive dei progenitori dell'Innominato. :)
Bel colpo, "NIS"! :D
Cos'è questo QRCode? Come l'hai realizzato? |
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