Se studi psicologia, sei un cinefilo incallito, ti piacciono i films di Hong Kong sulle arti marziali, ti interessi di sceneggiatura ed ammiri l'acume di Eadweard Muybridge e l'avanguardia concettuale delle sue "cronofotografie", molto probabilmente non hai le carte in regola per "nerdeggiare" con qualità, competenza e cortesia nel rutilante mondo del videoludo... ;)
...Ma se possiedi tutte le suddette caratteristiche e di nome fai Jordan Mechner, la risposta all'affermazione che funge da cappello a questo "post" diventa istantaneamente: "ma anche no!!!". :D
"E che te lo dico a fare?!" ;) |
Jordan Mechner è, con molta probabilità, l'autore di videogames meno prolifico della scena videoludica mondiale. Studente di psicologia alla "Yale University", nel lontano 1984 concepisce e sviluppa (su "Apple ][") il suo primo videogame: "Karateka".
L'idea del gioco è semplice ma decisamente innovativa. Fondamentalmente, "Karateka" è un tradizionale "picchiaduro a scorrimento" improntato sull'incontro singolo progressivamente più difficoltoso (quindi niente rissoni apocalittici e nessun sovraffollamento di nemici sullo schermo... ;) ). Ad ogni buon conto, le novità che saltano immediatamente all'occhio sono due: in primo luogo l'accuratezza della grafica e la precisione delle animazioni è qualcosa di decisamente fuori del comune. Secondariamente, la narrazione della vicenda ha un taglio fortemente cinematografico sicuramente inedito per il tempo. Un'introduzione animata corredata con testi esplicativi illustra la vicenda fin dalle primissime battute: Akuma (un vile signore della guerra), ha rapito e ridotto in schiavitù la bella principessa Mariko. Un eroe senza nome, ma con i pugni nelle mani, mette in gioco la sua vita per salvarla. Riuscirà nell'impresa?
"Vabbè, c'è un'introduzione animata... Esticazzi?!", esclamerà a questo punto il videogiocatore superficiale di turno.
Ci fosse solamente quella, gli darei anche ragione... ;) Il punto è che nel prosieguo del game, le sequenze di intermezzo si sprecano... Vedremo la principessa farsi speranzosa e l'adirato daimyo mandare allo sbaraglio i suoi fidati scagnozzi. Per non parlare delle scene di approccio tra i contendenti! La nostra fase "arcade" di avvicinamento al palazzo, infatti, verrà spesso e volentieri interrotta dall'inquadratura dell'avversario di turno che si avvicina assetato di sangue, in un'alternanza di campi e controcampi che si sussegue fino allo scontro diretto. Una scelta innovativa e senz'ombra di dubbio inedita in un periodo nel quale le sequenze cinematiche d'intermezzo erano solamente una fantasia sfrenata.
Dal lato della giocabilità del tutto, poi, bisogna senz'altro lodare la grande attenzione riservata alla configurazione dei controlli del gioco. Se da un lato, infatti, "Karateka" può essere affrontato anche utilizzando un "joystick", è senz'ombra di dubbio necessario sottolineare che il videogame in questione da il meglio di sé solo ed esclusivamente via tastiera.
In tal senso, utilizzeremo le due canoniche direzioni orizzontali per spostarci avanti ed indietro e la barra di spazio per cambiare "stance" (scegliendo tra la "posizione di combattimento" o l'atteggiamento "normale e rilassato", utilizzabile per correre e per morire istantaneamente, nel caso un nemico ci attacchi... :D ). Oltre a questi tasti, ben sei pulsanti ci consentiranno di effettuare altrettante mosse di karate. Si. Avete letto bene. SEI attacchi SEI. Tutti diversi! I tasti "Q","W","A","S","Z", ed "X", infatti, controllano rispettivamente tre pugni (alto, medio e basso) e tre calci (sempre alto, medio e basso). Sette anni prima di "Street Fighter 2"!!! :D
E non è finita qui! Con il tasto "B", infatti, possiamo inchinarci in maniera reverente davanti al nostro avversario, a patto di non essere in "combat mode"... Utilità? Nessuna, che domande!!! :D Al massimo possiamo essere gratificati dal fatto che qualche nemico risponde al saluto... Oppure possiamo morire istantaneamente se ci prendono a cartellate nei denti mentre siamo intenti ad inchinarci! :D Della serie: Mechner aveva talmente tanto estro creativo represso da arrivare al punto di introdurre questo genere di chicche nel suo videogioco; vi rendete conto! :) Ed il saluto non è nemmeno l'unica genialata presente in "Karateka", a voler essere proprio pignoli... ;)
Tanto per dirne un'altra, la vicenda si apre presentandoci il nostro eroe che entra in scena arrampicandosi sul ciglio di una scogliera per poi sostare in prossimità del dirupo, in attesa di "input" da parte dell'utente. Se il videogiocatore indietreggia invece di avanzare, il suo "alter ego" capitombola giù dalla scarpata e muore. "Game Over"! :)
Oppure potreste voler provare l'ebbrezza di salvare la principessa Mariko approcciandola con la guardia alzata... :D
In conclusione, un grandissimo videogioco che porta con sé tutti i germi di quello che sarà il capolavoro definitivo di Jordan Mechner: "Prince Of Persia", of course! :)
Per il resto, il videogame in oggetto non è indubbiamente un titolo a portata di tutti... In tal senso, posso immaginarmi chiaramente generazioni e generazioni di smanettoni obnubilati dal "button smashing ignorante" archiviare imbarazzanti figuracce mentre cercano di padroneggiare i controlli di "Karateka" con il classico approccio "Trials & Errors"...
Ma il punto è uno ed uno soltanto... Se sei un fottutissimo "N00B" e la natura ti ha fatto dono di dieci alluci al posto delle dita delle mani; se parimenti sei provvisto di un unico, striminzito neurone in deficit di ossigeno ed il dramma neurologico ti impedisce di trovare soluzioni logiche ai problemi pratici (tipo cercare su "Internet" una guida che ti spieghi come giocare ad un vecchio videogame...), fai un piacere all'umanità... Non realizzare dei filmati che dimostrano solamente i tuoi palesi limiti e, se proprio non riesci a trattenerti, perlomeno evita di diffonderli pubblicandoli sul "TuTubo" al grido di "Questo videogioco è LAMMERDA!", perché non è così, sappilo. Ecceccaspita!!! :D
Ascolta un cretino: se segui i miei consigli, ci fai senz'ombra di dubbio più bella figura, fidati. ;)
"Karateka" ("Apple ][", 1984). |
L'idea del gioco è semplice ma decisamente innovativa. Fondamentalmente, "Karateka" è un tradizionale "picchiaduro a scorrimento" improntato sull'incontro singolo progressivamente più difficoltoso (quindi niente rissoni apocalittici e nessun sovraffollamento di nemici sullo schermo... ;) ). Ad ogni buon conto, le novità che saltano immediatamente all'occhio sono due: in primo luogo l'accuratezza della grafica e la precisione delle animazioni è qualcosa di decisamente fuori del comune. Secondariamente, la narrazione della vicenda ha un taglio fortemente cinematografico sicuramente inedito per il tempo. Un'introduzione animata corredata con testi esplicativi illustra la vicenda fin dalle primissime battute: Akuma (un vile signore della guerra), ha rapito e ridotto in schiavitù la bella principessa Mariko. Un eroe senza nome, ma con i pugni nelle mani, mette in gioco la sua vita per salvarla. Riuscirà nell'impresa?
"Vabbè, c'è un'introduzione animata... Esticazzi?!", esclamerà a questo punto il videogiocatore superficiale di turno.
Ci fosse solamente quella, gli darei anche ragione... ;) Il punto è che nel prosieguo del game, le sequenze di intermezzo si sprecano... Vedremo la principessa farsi speranzosa e l'adirato daimyo mandare allo sbaraglio i suoi fidati scagnozzi. Per non parlare delle scene di approccio tra i contendenti! La nostra fase "arcade" di avvicinamento al palazzo, infatti, verrà spesso e volentieri interrotta dall'inquadratura dell'avversario di turno che si avvicina assetato di sangue, in un'alternanza di campi e controcampi che si sussegue fino allo scontro diretto. Una scelta innovativa e senz'ombra di dubbio inedita in un periodo nel quale le sequenze cinematiche d'intermezzo erano solamente una fantasia sfrenata.
Dal lato della giocabilità del tutto, poi, bisogna senz'altro lodare la grande attenzione riservata alla configurazione dei controlli del gioco. Se da un lato, infatti, "Karateka" può essere affrontato anche utilizzando un "joystick", è senz'ombra di dubbio necessario sottolineare che il videogame in questione da il meglio di sé solo ed esclusivamente via tastiera.
In tal senso, utilizzeremo le due canoniche direzioni orizzontali per spostarci avanti ed indietro e la barra di spazio per cambiare "stance" (scegliendo tra la "posizione di combattimento" o l'atteggiamento "normale e rilassato", utilizzabile per correre e per morire istantaneamente, nel caso un nemico ci attacchi... :D ). Oltre a questi tasti, ben sei pulsanti ci consentiranno di effettuare altrettante mosse di karate. Si. Avete letto bene. SEI attacchi SEI. Tutti diversi! I tasti "Q","W","A","S","Z", ed "X", infatti, controllano rispettivamente tre pugni (alto, medio e basso) e tre calci (sempre alto, medio e basso). Sette anni prima di "Street Fighter 2"!!! :D
"Patetico karateka, osi forse sfidare il grande Akuma?!" "Si, ma mica te... Un altro Akuma. Fly down!". |
E non è finita qui! Con il tasto "B", infatti, possiamo inchinarci in maniera reverente davanti al nostro avversario, a patto di non essere in "combat mode"... Utilità? Nessuna, che domande!!! :D Al massimo possiamo essere gratificati dal fatto che qualche nemico risponde al saluto... Oppure possiamo morire istantaneamente se ci prendono a cartellate nei denti mentre siamo intenti ad inchinarci! :D Della serie: Mechner aveva talmente tanto estro creativo represso da arrivare al punto di introdurre questo genere di chicche nel suo videogioco; vi rendete conto! :) Ed il saluto non è nemmeno l'unica genialata presente in "Karateka", a voler essere proprio pignoli... ;)
Tanto per dirne un'altra, la vicenda si apre presentandoci il nostro eroe che entra in scena arrampicandosi sul ciglio di una scogliera per poi sostare in prossimità del dirupo, in attesa di "input" da parte dell'utente. Se il videogiocatore indietreggia invece di avanzare, il suo "alter ego" capitombola giù dalla scarpata e muore. "Game Over"! :)
Oppure potreste voler provare l'ebbrezza di salvare la principessa Mariko approcciandola con la guardia alzata... :D
In conclusione, un grandissimo videogioco che porta con sé tutti i germi di quello che sarà il capolavoro definitivo di Jordan Mechner: "Prince Of Persia", of course! :)
Per il resto, il videogame in oggetto non è indubbiamente un titolo a portata di tutti... In tal senso, posso immaginarmi chiaramente generazioni e generazioni di smanettoni obnubilati dal "button smashing ignorante" archiviare imbarazzanti figuracce mentre cercano di padroneggiare i controlli di "Karateka" con il classico approccio "Trials & Errors"...
Ma il punto è uno ed uno soltanto... Se sei un fottutissimo "N00B" e la natura ti ha fatto dono di dieci alluci al posto delle dita delle mani; se parimenti sei provvisto di un unico, striminzito neurone in deficit di ossigeno ed il dramma neurologico ti impedisce di trovare soluzioni logiche ai problemi pratici (tipo cercare su "Internet" una guida che ti spieghi come giocare ad un vecchio videogame...), fai un piacere all'umanità... Non realizzare dei filmati che dimostrano solamente i tuoi palesi limiti e, se proprio non riesci a trattenerti, perlomeno evita di diffonderli pubblicandoli sul "TuTubo" al grido di "Questo videogioco è LAMMERDA!", perché non è così, sappilo. Ecceccaspita!!! :D
Ascolta un cretino: se segui i miei consigli, ci fai senz'ombra di dubbio più bella figura, fidati. ;)
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