lunedì 15 ottobre 2012

0 Scambiare la lama per una mosca cromata...


Correva l'anno 1991 quando il buon Marte fece una di quelle scoperte che anche se non ti cambiano la vita, per contro ti rendono padrone di un nozionismo assolutamente inutile; una conoscenza non spendibile che, a distanza di vent'anni, si rivela decisamente fondamentale per redarre un "post" su un "blog" verde e misconosciuto che rinfocola le braci di quell'aneddotica "nerd" che cresce e si nutre con tutte queste intriganti speculazioni... :D

Nel 1991, grazie alla "Gremlin Graphics" ed alla creatività di George Allen, il Marte gioca con "Switchblade 2" sul suo fido "Commodore Amiga".

Ovvero con questo videogioco qua...

"Switchblade 2" era un "Run&Gun" famoso principalmente per la cronica carenza di nemici da affrontare, per la generale sonnolenza dell'azione di gioco e soprattutto per "Chrome", l'"Easter egg" che si celava accuratamente nascosto al suo interno. :)

"Chrome".

Che cos'era "Chrome", è presto detto. Si trattava di un gioco nel gioco, fondamentalmente. Di un innovativo "platform" nel quale il "player" di turno controllava una sfera rotolante e saltellante all'interno di un livello bidimensionale (a scorrimento orizzontale) infarcito di piattaforme che alteravano la mobilità della suddetta palla cromata. In questo contesto, al di là dei normali "bonus/malus ambientali" comunemente in voga in ambito "platform" (trampolini che potenziano le capacità di salto, piattaforme che lo annullano ed amenità del genere...), degna di nota era un'inusuale novità: l'introduzione di speciali interruttori che, se azionati, invertivano la gravità dell'intero livello; un fattore, questo, che aggiungeva un'ulteriore componente "puzzle" al tutto.

In buona sostanza, "Chrome" era di fatto un videogioco fatto e finito (anche se estremamente embrionale...). Un videogame nascosto e sconosciuto ai più, ma accessibile a tutti a partire dalla schermata del titolo di "Switchblade 2", dalla quale poteva essere lanciato semplicemente digitando "chrome" sulla tastiera del proprio computer... :D

Il Marte, a quel tempo, era già parecchio intuitivo ma, irruento come tutti i giovani, prevalentemente "giocolava" con i videogiochi senza soffermarsi troppo a riflettere sui dettagli marginali... Ciò nonostante, già negli anni novanta il baldo redattore di questo "blog" s'era accorto che "Chrome", fulgido esempio del "nascondismo" del Mutandari, a livello di giocabilità era in tutto e per tutto identico a "Venus The Flytrap"...

"Venus The Flytrap" (1990, "Gremlin Graphics").

...Solo che "Internet" non c'era ancora ("Wikipedia" men che meno... ;) ) e soffermarsi a leggere le videate dei "Credits" di un videogioco era un'azione abbastanza impensabile, sull'onda dell'adrenalina che ti sospingeva prepotentemente sulla strada del "button smashing ignorante"... :D

Evidenziati in rosso, due indizi mica da ridere... :D

Morale: nascosto all'interno di un videogioco del 1991 ("Switchblade 2"), si cela un "sub-game" ("Chrome") che sembra la prototipizzazione originale di un videogame edito l'anno precedente ("Venus The Flytrap") dalla medesima "software house" ("Gramlin Graphics")...

In più, tutti i suddetti videogiochi sono stati sviluppati dalla stessa persona: George Allan.

Una coincidenza è un caso. Due coincidenze suggeriscono un indizio. Tre coincidenze costituiscono una prova. In tal senso, valutando concretamente i videogiochi in oggetto e le loro caratteristiche peculiari, l'evidenza dei fatti appare lampante, venti anni dopo il primo sospetto.

La storia secondo Marte: George Allan sviluppa "Chrome" in una data imprecisata precedente al 1990 e lo propone alla "Gremlin Graphics". La "software house" trova l'idea interessante e chiede al programmatore di riconfezionare il videogioco con una veste grafica dignitosa ed un impianto sonoro di tutto rispetto. Nasce "Venus The Flytrap". L'anno successivo, Allan sviluppa "Switchblade 2" e si accorge che sul "Floppy Disk" che contiene il gioco c'è dello spazio libero... A questo punto, l'intraprendente "coder" ha una felicissima intuizione: «Nascondiamoci dentro il prototipo di "Venus The Flytrap"!!!».

TAAAC! :D

Non siete ancora convinti? Allora gioco il tutto per tutto e rilancio con la mia personalissima "scala reale"! ;)

"Chrome" utilizzava un sistema di "passwords" per consentire al "player" di giocare un determinato livello del videogame: indovinate qual'era la "password" dell'ultimo livello di "Chrome"! :D


"VENUS".

Cos'è questo QRCode?
Come l'hai realizzato?


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