giovedì 9 maggio 2013

2 Quando il "retrogame" fa girare le palle...


Correva l'anno 1992, quando i nostri pigri pomeriggi da adolescenti pre "Internet Addiction" vennero turbati da un videogioco che, in teoria, non avrebbe dovuto avere alcun tipo di attrattiva per noi, vista la tematica che trattava...

Ma si sa, i nordici sono gente strana. Non c'hanno il sole per sei mesi all'anno e, per questo motivo, tendono al suicidio come i "lemmings". Bevono birra fino allo stordimento. Si fanno la sauna e poi si gettano nudi nella neve (che se lo faccio io, come minimo il giorno dopo mi ammalo di polmonite fulminante e muoio nel giro di una settimana... :D ).

In tal senso, gli "sceners" svedesi noti come "TSL" e divenuti in seguito la "Digital Illusions Creative Entertainment", in quegli anni fecero il botto sulla scena videoludica mondiale nella maniera più strana possibile ed immaginabile: creando un simulatore di flipper per "Commodore Amiga".
 
"Pinball Dreams".

Ora, la trasposizione dei "pinballs" sugli "home computers" non era senz'altro un'idea nuova e/o originale... In passato avevamo già conosciuto videogiochi come "Advanced Pinball Simulator" ("ZX Spectrum" e "Commodore 64") o "Mechanicus Pinball" (noto prevalentemente per la sua strepitosa colonna sonora, composta da Markus Müller... ;) ). Tuttavia, tutti questi giochi non si sono mai imposti sulla scena videoludica come delle pietre miliari della storia del videogame per un semplice motivo: erano delle trasposizioni relativamente anonime di una tipologia di gioco meccanico che esisteva già al di fuori della sfera dei videogames... Sul suo computer, quindi, un utente che avesse caricato uno di questi "flippers virtuali", avrebbe giocato sempre e solo con una riduzione della realtà priva di quel mordente innovativo che era invece proprio di qualsiasi altro videogioco estraneo a qualsivoglia velleità simulativa.

Morale: puntando sui "flippers", c'era senz'altro il rischio di cadere nell'oblio dell'anonimato.

Nonostante queste premesse, i "Digital Illusions" partorirono un vero e proprio capolavoro, sul "16 Bit" targato "Commodore".

Al di la dell'impeccabile codice che regolava la fisica della pallina rimbalzante tra le rampe ed i respingenti, l'intuizione geniale dei "DI" fu quella di creare i tavoli dei loro sogni modellandoli attorno a delle tematiche ben precise. Presero così forma "Ignition" (razzi ed esplorazione spaziale), "Steel Wheel" (la ferrovia nel vecchio "West"), "Beat Box" (musica, "bands" e "tournées") e "Nightmare" (l'"horror" in veste classica). Quattro tavoli completamente differenti l'uno dall'altro e caratterizzati da meccaniche e strategie di gioco differenti...

Perché se un "flipper" è pur sempre un "flipper", è altresì vero che il "pinball" moderno è decisamente differente dal progenitore composto quasi esclusivamente da respingenti collocati sul piano di gioco in maniera "casual".

Negli anni novanta, anche un flipper ha il suo bel "perché" ed incomincia a proporre all'utenza un "gameplay"strutturato. L'approccio al tavolo da gioco prevede l'abbandono dello stile di gioco "random" in funzione della strategia ragionata. Le rampe, i respingenti e le buche cessano di essere degli elementi decorativi e diventano tasselli di un ben più complesso sistema di "combo" atte a sbloccare le "combo" successive, che culminano in spettacolari e caotici eventi "multiballs".

E' l'era dei "dot matrix" ambra e degli "scores" multimilionari, con tanto di "vanity board" permanente (chè nei decenni precedenti, un "hi score" al massimo lo potevi trascrivere sul cristallo del "flipper" con un pennarello indelebile, se il gestore del bar/sala giochi non ti si inculava a saltelli nel mentre... :D ).

"Pinball Dream" era tutto questo e, giustamente, il suddetto videogioco è asceso nell'olimpo dei videogames che hanno fatto la storia senza passare dal "Via!". :D

Ok, tutto molto bello... E questo cos'è?

Il videogioco misterioso...

«Marte? Ci sei??? Ti sei rincoglionito del tutto?! Non vedi che è il tavolo "Nightmare" di "Pinball Dream"?».

Ma anche no... Non avete notato che l'immagine è particolarmente cubettosa? Tutti quei "pixels" colorati in formato 2*1, "streachati" in orizzontale, non vi dicono niente? ;)

ESATTO!!! :)

Nell'ormai lontano 2006, un gruppo di "coders" olandesi ha realizzato un "demogame" denominato "Pinball Dreams C64 Preview". Il programma in oggetto traspone nel contesto del "Commodore 64" due tavoli del videogioco del quale abbiamo amorevolmente discusso fino ad ora (ovvero "Ignition" e "Nightmare").

A livello di resa grafica, lo scrolling e la fisica della pallina sono stati riconvertiti con una precisione commovente, al punto che un occhio superficiale potrebbe anche confondere questa "demo" con il videogioco originale. Per il resto, il gioco vero e proprio è del tutto assente nel senso che tutto ciò che dovrebbe farci accumulare punti è disattivato. Di fatto, l'unica cosa che possiamo fare è lanciare la pallina (tasto "INS") ed ammirarla estasiati mentre la respingiamo con le due "paddle" gommate ("Shift" Sinistro e tasto "-"... ).

Un po' poco, ma quanta estasi ed ammirazione in quel "niente" che comunque c'è!!! :)

Fatevi un piacere: provatelo anche voi.

Una botta di "WinVICE" e passa la paura! :)

Cos'è questo QRCode?
Come l'hai realizzato?


2 commenti:

Puffo ha detto...

E girano si le palle :)

Marte ha detto...

Si. Ma ammetterai che quando viaggiano così, è un gran bel "giramento di palle", nel complesso! :)

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