sabato 30 luglio 2011

0 La zuppa di sasso.


La leggenda narra di un gruppo di viandanti. Questi arrivarono in un villaggio, recando seco un grosso paiolo e nient'altro. Al loro ingresso in paese, gli abitanti del luogo si dimostrarono immediatamente restii a condividere con i nuovi venuti (decisamente affamati...) le loro riserve alimentari. Nonostante tutto, i viandanti non si persero d'animo e, riempito il paiolo con abbondante acqua, vi misero a bagno una grossa pietra e posero il tutto sopra un focolare allestito in prossimità della piazza del villaggio. A quel punto, uno degli abitanti del paese si incuriosì e domandò ai pellegrini che cosa stessero facendo. I vinadanti gli risposero che stavano preparando la "zuppa di sasso", una pietanza invero molto saporita, ma che necessitavano di qualche altro ingrediente per rendere il tutto ancora più appetitoso... Il paesano, a quel punto, non si rammaricò di aiutare i pellegrini cucinieri, donando loro qualche carota, che venne prontamente aggiunta alla zuppa. Successivamente, un altro uomo si avvicinò ai cuochi, domandando loro che cosa bollesse in pentola. I viandanti menzionarono anche a lui la loro "zuppa di sasso", che era decisamente avviata sulla buona strada ma non aveva ancora raggiunto il suo massimo potenziale... Allora il nuovo venuto diede loro un po' di aromi, per aiutarli a completare la pietanza. Molti altri abitanti del villaggio, a turno, si soffermarono nei pressi del focolare, ed ognuno di loro, dopo essersi informato, contribuì alla preparazione della zuppa aggiungendovi qualche nuovo ingrediente. Infine, quando la deliziosa e nutriente minestra fu cotta, venne servita con gioia a tutti gli astanti...

La storia popolare della "stone soup" è una leggenda folcloristica che parla di altruismo, cooperazione e mutuo soccorso.

"Ottimo", direte voi. «Ma che caspita c'entra il folclore e la "gastronomia" con "Concetto Piramidale"?».

Beh, non c'entra quasi niente, logicamente, ma dovevo pur scrivere un'introduzione fuorviante ad un post che mi permette di completare la mia retrospettiva sui "RogueLike", non trovate? :D

Questo perchè, aspettando "DoomRL 2 Tiled"...

Che prima o poi arriva!

...Trastulliamoci un attimo con una delle più grandi, entusiasmanti e misconosciute traduzioni di quel "Rogue" che da sempre è il capostipite di un genere che oggigiorno è di nicchia che più di nicchia non si può... :)

I più smaliziati avranno già capito che in questa sede intendo parlarvi di "Dungeon Crawl Stone Soup", probabilmente il più vasto, articolato e complesso "dungeon crawler" attualmente ancora attivo e sviluppato. Disponibile in download per Windows, Mac e Linux in duplice versione ("ASCII" per i puristi del "solo testo" e "Tiled" per chi non si scandalizza davanti ad un minimo di interfaccia grafica... :P ), "Stone Soup" si caratterizza fin da subito come una "Killer Application" per quel che riguarda il genere "RogueLike"...

"Stone Soup" in tutta la sua maestosità!

Un gioco immenso e spaventosamente sfaccettato, nel complesso.

Vi faccio qualche piccolissimo esempio, solo per farvi vagamente intuire la vastità del tutto:

Immaginiamo di incominciare a giocarci... Dopo aver scelto il nome del vostro personaggio, dovete definire la razza dell'alter ego che vi rappresenta, scegliendola tra 24 (VENTIQUATTRO!!!) possibili varianti, ognuna con le sue ben determinate caratteristiche e vantaggi/svantaggi che influenzano in parte lo stile di gioco. Fatto questo, è la volta della scelta della sua professione, che influisce ancora più marcatamente sulla condotta di gioco... Per quel che riguarda i mestieri disponibili, complessivamente sono ben 27 (VENTISETTE!!!) che, combinabili con le ventiquattro razze suddette (anche se non tutte le combinazioni sono consigliate... ;) ), generano poco più di 600 variabili... E scusate se son poche! :D

A questo punto, mettiamo che vogliate fare il mago (e dire "mago" è riduttivo, dato che tra evocatori, necromanti, piromanti e compagnia bella, c'è solo l'imbarazzo della scelta... ;) )... Un mago, dicevamo, a quanti incantesimi ha accesso??? Beh, considerando che le magie si apprendono dai libri posseduti o reperiti "in game" e che queste possono essere padroneggiate in base al livello delle relative skill del proprio "PG" (skill che si allenano con l'uso...), potenzialmente potete scegliere tra 137 differenti incantesimi divisi per scuole di competenza...

Come potete senz'altro intuire, tutto questo significa semplicemente che le possibilità di diversificare e specializzare i personaggi giocanti sono tendenzialmente infinite, la qual cosa (unita alla componente randomica propria di tutti i videogame del genere...) innalza la longevità e la rigiocabilità del tutto a livelli astronomici, per non dire siderali.

...E come se tutto ciò non bastasse, i programmatori del gioco hanno inserito come ulteriore variabile anche l'aspetto religioso: in tal senso, gli avventurieri che esplorano i "dungeon" di "Stone Soup" possono confrontarsi con un pantheon composto da 18 divinità diverse alle quali è possibile votarsi pregando sui relativi altari... Ugnuna di esse concede ai suoi fedeli dei favori e dei doni differenti e, complessivamente, anch'esse contribuiscono alla variabilità del tutto (come se ce ne fosse bisogno! :) ).

Per il resto, parlando di giocabilità, il videogioco è decisamente "OldSkool" nel senso che il livello di difficoltà complessivo del tutto è calibrato a livelli altissimi. Dimenticatevi i classici "RPG", nei quali solitamente interpretate una creatura quasi onnipotente che stermina orde di critters facendo loro l'occhiolino e suda un attimo esclusivamente durante una "boss battle" (con l'iperidrosi tendenzialmente causata solo dalla lunghezza estenuante dello scontro... Non tanto dalla sua difficoltà... ;) ). No... In "Stone Soup" nulla è lasciato al caso. Se lo prendete alla leggera e vi muovete attraverso i "dungeon" proposti dal videogame senza cognizione di causa e senza essere adeguatamente preparati, potete tranquillamente considerarvi "carne da macello". In tal senso, il primo mostriciattolo di pasaggio sarà felicissimo di rosicchiarvi per bene, relegandovi nell'oblio di una prematura "permadeth"... Per non parlare dell'ira degli "unici", che non sopportano l'idea di essere sottovalutati!

Sigmund, per esempio... Se non lo conoscete sarà felice di fare la vostra conoscenza! ;)

Morale: un gioco "Hardcore" per gente che non si professa "casualgamer". Frustrante quanto basta, ma che sa dare grandissime soddisfazioni a chi riesce a padroneggiarlo. ;)

Ed il bello, tra l'altro, deve ancora venire! Si, perchè tutto questo popò di roba esiste anche sotto forma di browsergame completamente gratuito, fruibile collegandovi con il vostro browser di fiducia all'indirizzo "https://tiles.crawl.develz.org/"!!! Il "dungeon crawler" accessibile, insomma! :D Unico accorgimento, utilizzare un browser compatibile col protocollo "WebSockets". Ovvero: "Safari 5+", "Chrome 6+", "FireFox 4+" (avendo l'accortezza di modificare la variabile "network.websocket.override-security-block" in "about:config"...) ed "Opera 11+" ("WebSockets" attivabile via opera:config#Enable%20WebSockets). Gli ultimi due accorgimenti sono validi perchè il suddetto protocollo ha delle vulnerabilità che lo rendono non completamente sicuro, e per questo motivo due dei suddetti browser lo supportano, ma solamente in seguito alla sua attivazione manuale...

Detto questo, vi saluto (esco dal sarcofago, mi tolgo le bende e me ne vado per qualche giorno in montagna al fresco... ;) ) e vi lascio in compagnia del suddetto videogioco e della ricetta che lo ha ispirato!

Buon divertimento e buon appetito! :)

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