lunedì 7 novembre 2011

0 Ho fatto un chilo di miglia. Che faccio? Lascio?


Chi mi segue con assiduità lo sa che se c'è un videogame del quale io sono un facinoroso "fanboy", questo gioco è "Syndicate". Non ci piove. Chi mi conosce l'ha capito da tempo, che le rane toro mi stanno particolarmente simpatiche... E' una questione d'affetto, da un certo punto di vista. Una questione di droga, dall'altro... (Che a leccare ripetutamente il dorso di taluni anfibi, si può restare folgorati... :D ). Un po' perchè "Syndicate" lo acquistai originale, al tempo, e lo consumai (nel vero senso della parola... :) ) a furia di giocarlo e rigiocarlo, sul mio fido "A500"... Un po' perchè il videogame "BullFrog" è la cosa più vicina a "Blade Runner" che io abbia mai visto trasposta in formato videoludico.

...E Philip K. Dick è Philip K. Dick; non si discute.

Cazzo! :)

Qual'era, nel 1993, la carta vincente di un videogioco del calibro di "Syndicate"?

L'innovazione del gameplay, dico io.

In un mondo popolato da miriadi di "platforms", "picchiaduro" e "shooter a scorrimento orizzontale" tutti simili tra di loro, Peter Douglas Molyneux trovò nuovamente la forza di rinnovare un genere del quale era l'incontestabile progenitore (il cosiddetto "God Game") forgiando "Syndicate": una pietra miliare della strategia in tempo reale ad ambientazione cyberpunk.

Come nei progenitori "Populous" e "Populous 2", anche in "Syndicate" il giocatore era una sorta di divinità, solo che in questo caso egli impersonava l'oscuro luogotenente a capo di una fantomatica corporazione in lotta per il dominio mondiale contro altri sindacati rivali. La posta in gioco: la supremazia tecnologica ed il controllo delle risorse planetarie. I mezzi per impossessarsi del potere: armi, potenziamenti bionici, droghe e decine e decine di individui rapiti e trasformati in macchine radiocontrollate. Macchine dispensatrici di dolore e morte...

Impassibili. Privi di sentimenti umani. Spersonalizzati. Insensibili al dolore e decisamente incapaci di azioni dettate da una volontà propria, gli agenti "B.O.B." erano sotto il totale controllo del giocatore che, dall'alto del suo ruolo di "burattinaio", sminuiva ancora di più la già del tutto azzerata personalità dei suoi sottoposti...

Personcine a modo, con la faccia pulita...

Leggi: in un'era durante la quale le sequenze cinematiche e gli intermezzi multimediali erano pura fantascienza, scatta il colpo di genio. Si mette in atto l'artificio retorico/narrativo per traslare il piano dell'immedesimazione... Il giocatore non comanda 4 cyborgs con la tastiera ed il mouse perchè in tutti i videogames il proprio alter ego si controlla così. No... In "Syndicate" i protagonisti della vicenda cessano di essere delle proiezioni del giocatore e diventano i suoi strumenti. L'utente non si identifica più negli agenti che comanda, ma diventa l'oscuro corporativo dietro al computer, il monitor a fosfori verdi e la scrivania. Il plenipotenziario del sindacato ed il giocatore umano sono la stessa persona perchè gli strumenti di coercizione e controllo a loro disposizione coincidono. Monitor. Computer. Mouse. Tastiera. Il transfert è completo.

Il boss sei tu...

Bingo! :)

2012. "Reboot".



...Un reboot che potenzialmente, secondo i miei personalissimi canoni, ha un'altissima probabilità di piantarsi direttamente durante le fase di "POST", se capite che cosa intendo... :D

"Perchè sei così scettico e parti prevenuto?", mi domanderete giustamente in coro a questo punto.

Per una serie di motivi che vi vado ora ad elencare in rigoroso ordine sparso... ;)

In primo luogo, nel nuovo videogame di "EA" vestiremo i panni di un agente operativo "EuroCorp" (tale "Miles Kilo") in prima persona e vivremo le missioni che il gioco i propone attraverso i suoi occhi, la qual cosa è già più che sufficiente per infrangere totalmente la barriera della spersonalizzazione della quale parlavamo fino ad un attimo fa.

Il protagonista del gioco, logicamente, non è più un anonimo pupazzo di carne e componenti biotecnologici. Diversamente, ora ha un nome, un'identità, una faccia e persumibilmente anche una personalità che stride con la stereotipizzazione anonima dei suoi predecessori...

Miles Kilo.

Della serie, se noi siamo "Miles Kilo", allora si presuppone che il protagonista abbia una volontarietà che è estranea ai presupposti propri del "Syndicate" della "golden age"...

Inoltre, come ti permetti tu, oh borioso "Miles Kilo", di sfoggiare addirittura un'identità personale e delle ambizioni?! No, dico io... Un coltello non dovrebbe avere una personalità! Una pistola non ha anima... Dovresti essere trucido, scarmigliato ed incapace di parlare, con un paio di occhi bianchi e vuoti ed i lineamenti tesi e scavati perennemente celati dal bavero dell'impermeabile corazzato, in maniera che io possa avere la netta sensazione che dietro a quelle fattezze vagamente umane si celi un encefalogramma piatto che ubbidisce solamente a degli ordini...

Così non va bene, "Miles Kilo". Così non va. Bocciato per eccesso di personalità! :D

Oltre a questo, le dichiarazioni degli addetti stampa "EA" che parlano apertamente di una storia "...full of corruption and revenge" fanno temere il peggio ai fans del "VG" originale. Infatti, fra le numerose indiscrezioni ricavabili dagli scripts del gioco in lavorazione (scripts diventati di pubblico dominio nei mesi scorsi), è decisamente significativa la scena che narra la vicenda del protagonista che vede la sua famiglia sterminata da agenti corporativi intenzionati ad "acquisirlo" a scopo di reclutamento... Da qui, tutte le speculazioni su quel "revenge" che farebbero presumere una trama di autodeterminazione e rivalsa che poco ha a che vedere con un "franchise" che, diversamente, dovrebbe annoverare tra gli attori protagonisti dei meri esecutori materiali privi di qualsiasi tipo di volontà e di desiderio, in quanto ormai irrimediabilmente disumanizzati per scopi bellici.

Morale: appare assai evidente che l'ambientazione cyberpunk e le tematiche del gioco originale siano state liberamente reinterpretate in un videogioco che si incentra attorno a dei protagonisti molto più umani di quello che dovrebbero essere.

"Fans of the franchise will recognize many weapons and environments in the game, but in a whole new way.".

...E questo è immediatamente chiaro, visionando il trailer.

Il nuovo "Syndicate", infatti, è un "First Person Shooter"; la tipologia di gioco in assoluto più lontana dalle meccaniche del videogame originale. Forse potevano reinterpretarlo peggio solamente realizzando "Syndicate: The Puzzle Game"! :D

Lo dicevamo in apertura del post. La grandezza del titolo originale era anche dovuta al suo prepotente allontanamento da una massa di generi inflazionati, quotidianamente clonati e reinterpretati in diverse salse. "Syndicate" no. "Syndicate" s'è scavato una bella nicchia tutta sua e con la serenità derivatagli dal suo dorato ritiro eremitico, ha dominato incontrastato sulla scena videoludica degli anni novanta. Diversamente, quasi venti anni dopo, il suo successore si getta a capofitto in un settore del mercato videoludico che più densamente popolato di così si muore. Di "FPS" ne escono a decine ogni giorno ed oramai ogni possibile invenzione tesa a svecchiare il genere è stata già messa in atto e reinterpretata a sua volta in decine di varianti differenti... Che cosa può aggiungere di più, al genere, "Syndicate"?

Gli indizi che trapelano dal filmato e dalle interviste rilasciate dai responsabili del gioco sono abbastanza chiare in merito. L'arsenale a nostra disposizione sarà vasto e variegato (e ci mancherebbe... Già nel 1993 era così. Che vuoi fare? Ridurlo? :D ) e lo sparatutto sarà frenetico, violento e viscerale (sfondi una porta aperta, ciccio. In "Syndicate" facevamo impunemente strage di civili e forze dell'ordine drogandoci, dando fuoco alla gente e nessuno ci diceva nulla... :) ). Inoltre, grazie alla tecnologia degli impianti cerebrali, potremo sfruttare svariate abilità sovraumane...

Ok... Per ora, in merito a questo, ho visto/sentito parlare di:

1) Gli effetti di un'abilità che permette al protagonista di controllare le persone che gli stanno attorno per far loro compiere azioni che normalmente non farebbero. Tecnicamente, questa dovrebbe essere una reinterpretazione del "Persuadetron", ma a me, in tutta sincerità, pare più un trucco mentale "Jedi"...

"Usa la Forza, Miles!".

Il "Persuadetron" dovrebbe permettermi di acquisire personale e di riempire le vasche criogeniche a mia disposizione con gli agenti nemici catturati... Oppure consentirmi di circondarmi di millemila cittadini zombificati da usare come versatilissimi scudi umani. L'ipnotismo e tutta un'altra cosa... :P

2) Una sorta di "augmented reality" che permette di vedere attraverso le pareti e di radiografare chi ci circonda, per un'esperienza di gioco innovativa e più immersiva...

Mhhh... Tipo "Predator", per dire? ;)

Non so perchè, ma mi sa di "già visto"... :)

3) Mirabolanti capacità adrenaliniche potenziate volte a farci agire più rapidamente di un uomo comune, con il risultato che la realtà appare come una proiezione in "Slow Motion"...

Ah, come in "Matrix", per dire? ;)

Ho presente. Già visto. La suddetta modalita si chiama "Bullet Time", credo... :P

...

Insomma, facciamo che ci capiamo. Per come la vedo io, il "reboot" di un grande classico come "Syndicate" è un'operazione fattibile, a patto di conservare una certa fedeltà nei riguardi del "plot" originario del videogioco e, soprattutto, approcciando il tutto con il rispetto e la reverenza che merita. Diversamente, ad occhio e croce l'operazione che attualmente sta prendendo corpo suona come uno sfruttamento del marchio e delle tematiche originarie nell'ambito della produzione di un videogame che ammicca in direzione del progenitore in maniera totalmente irriverente...

A voler fare le cose in grande stile, a parer mio, si poteva tranquillamente concepire il tutto come un grandioso "Stealth Game" in full 3D alla "Metal Gear Solid", per capirci, nel quale porre il giocatore nuovamente alla guida di un gruppo di androidi. In questo contesto, si poteva altresì pensare molto ma molto seriamente alla possibilità di interfacciarsi singolarmente con ognuno degli agenti, passando dalla "terza" alla "prima persona" con la pressione di un tasto... Il 3D lo consente e la funzione è decisamente utile per prendere la mira utilizzando le armi a lunga gittata (fucile di precisione, pistola "Gauss"...), per congegnare delle missioni in solitaria oppure per gestire in maniera funzionale la sessione di guida degli autoveicoli che, vale la pena ricordarlo, in "Syndicate" era una delle opzioni a disposizione del giocatore... Anzi, vi dirò di più. Concepire la "prima persona" in questa maniera sarebbe stato pure reverenziale nei riguardi dei "BullFrog", essendo leggibile come una citazione della skill di "Possessione" di "Dungeon Keeper", per dire... ;)

Inoltre, la trama della storia avrebbe dovuto riguardare strettamente il sindacato inteso come fazione ed organismo collettivo nel quale la singola identità di un individuo si disperde in un formicaio di anonimato. Narrare le vicende del singolo e personalizzarlo è una forzatura anacronistica, come abbiamo già avuto modo di ripetere più e più volte.

In conclusione, il nuovo "Syndicate" potrà indubbiamente essere un bellissimo shooter, ma il "BANG! Head-Shot!!!" è lontano anni luce dalla filosofia originaria del videogioco che ha ispirato tutto questo.

Peter, dove sei?! Stanno violando impunemente i tuoi capolavori! Molla quella niubbata casual e bambocciante del "Kinect", fai l'upgrade "V3" agli arti bionici, armati di "MiniGun" e difendi la storia del videogioco che hai contribuito a creare!

E' un ordine!!! :D

Cos'è questo QRCode?
Come l'hai realizzato?


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