sabato 14 gennaio 2017

0 Ne uccide più la penna che la pistola!


Ce lo testimonia il lume della ragione...

...Oppure quello della luce?! :)

Si. Il nostro testimone chiave è, senz'ombra di dubbio (è proprio il caso di dirlo! :) ), la luce!!! ;)

Ché voialtri magari non lo sapete, ma noi, negli anni ottanta, avevamo delle periferiche rivoluzionarie che hanno involontariamente gettato le basi della tecnologia moderna. Perché se oggi adoperate, per dire, un pennino capacitivo con un "tablet", dovete senz'altro ringraziare la penna ottica dell'era del "Commodore 64"... "Sort of"... ;)

Ovvero una roba tipo questa...

...E che roba è?!

Dunque: la penna ottica è un vetusto sistema di puntamento in voga sui calcolatori elettronici prima dell'introduzione del "mouse". In pratica, si trattava di una vera e propria penna che, una volta posata sullo schermo, era in grado di operare delle selezioni ed innescare interazioni uomo/macchina. Grazie ad un fotorecettore ed al cavo che la collegava al calcolatore, permetteva infatti al "computer" di capire precisamente QUANDO la penna toccava lo schermo. Si. Avete capito bene. Non propriamente "DOVE", ma proprio "QUANDO"! :D

A quel tempo, gli schermi erano infatti tutti dei "monitors" televisivi a tubo catodico ("CRT"), sul cui video un pennello elettronico disegnava l'immagine 50 oppure 60 volte al secondo, operando delle scansioni orizzontali. Il calcolatore, che generava la videata, conosceva in qualsiasi momento la posizione del pennello, sullo schermo. Quindi, sfruttando questa conoscenza, si ideò un congegno in grado di percepire questo fascio luminoso e di dire al "computer": "EHI! L'ho visto adesso!!!". :D In pratica, se la penna era posata sullo schermo, il calcolatore "vedeva la luce" del pennello elettronico che lo dipingeva nel preciso istante in cui questo transitava sotto la punta dello strumento (ché anche se non sembra, lo schermo delle vecchie televisioni non era sempre tutto acceso simultaneamente... ;) ). Quindi, di fatto, la macchina sapeva che in concomitanza del ciclo "X" della "rasterline Y" si collocava materialmente il dispositivo di puntamento. Allora, proprio in quel preciso istante/punto andavano eseguite le funzioni a associate alla penna ottica. Così il tempo diventava spazio! :P

"Tu hai visto la luce!!!".

...E logicamente, tutta questa tecnologia, con i pannelli "LCD" che adoperiamo oggi, non funziona più, ché non ci sono fasci fotonici da scansionare, nei moderni televisori! :)

...E per lo stesso principio, sapete che altra periferica è defunta, al giorno d'oggi?! Lo "Zapper"! Della serie «"LCD Video" kills the videogame star».

R.I.P.

Lo "Zapper" era la "lightgun" del "Nintendo NES" ed, a grandi linee, funzionava pressappoco come una penna ottica ultrasemplificata. Solo che era sbruffona e non guardava le "scanlines", stracatafottendosene di rilevare attimi dai quali poi calcolare posizioni... :) Facezie a parte, i videogiochi che sfruttavano questa periferica, alla pressione del grilletto della pistola, effettuavano semplicemente una banalissima doppia lettura della luminosità dello schermo tramite il fotorecettore della periferica di gioco in questione...

"Duck Hunt" è un valido esempio, in tal senso... ;)

All'atto pratico, per confermare o meno un "colpo a segno", per prima cosa lo schermo si oscurava per un "frame" e la pistola leggeva il "nero" del video (una "fase di taratura" messa in atto massimamente per evitare che il "player" barasse, sparando tipo ad una lampadina... :D ).

Un frame nero. Se lo "Zapper" non lo legge,
probabilmente non stai mirando lo schermo... :P

Successivamente, nel frame immediatamente successivo, in concomitanza del bersaglio valido veniva disegnato un rettangolo bianco...

Una banalissima "HitBox"!

...Se la pistola a questo punto leggeva il bianco, evidentemente la mira era corretta ed il bersaglio veniva ritenuto valido. Altrimenti cilecca! :)

Ora, tutto questo funzionava alla stragrande su un monitor "CRT", sul quale non esistevano di fatto latenze "hardware" (perché l'immagine che compariva sullo schermo era disegnata in tempo reale dalle circuiterie della "console"/"computer"...).

Sui nostri pannelli "LCD", il discorso è leggermente differente...

L'elaborazione dell'immagine avviene tutta in digitale... Ovvero: il segnale video in ingresso viene preso in consegna dal pannello "LCD", elaborato ed infine riscalato a seconda delle impostazioni del "monitor". L'intero processo aggiunge immancabilmente una certa determinata latenza all'uscita video. Per questo motivo, i sincronismi codificati in "hardware" dal lato "NES" se ne vanno allegramente a puttane e lo "Zapper" effettua sempre ed invariabilmente delle letture fuori tempo (leggi: "colpi a vuoto"...).

"GG" per le anatre!!! :D

Cos'è questo QRCode?
Come l'hai realizzato?


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