venerdì 30 dicembre 2011

0 Vai! C'è sul radar la flotta di Vega!!!


Oppure: "E quindi uscimmo a riveder le stelle, scoprendole poligonali...". :D

E' un periodo un po' così. Di revivals spaziali, diciamo, in casa Martelloni. ;) Della serie: sull'onda di "ASCIISector", il buon Marte (da sempre "frocio per i videogames di commercio interstellare"... :D ), ha solcato in lungo ed in largo la rete alla ricerca di qualche cosa di interattivo vagamente più "à la page" di un "ASCII Game" qualsiasi, che altrimenti il mio pubblico si scandalizza a ragione e mi manda per davvero a quel paese... Paese dove ho trasferito la mia residenza da un pezzo, ormai, e che, in tutta sincerità, mi garba assai, tra l'altro!!! ;)

Morale: paese che vai, astronavi che trovi... :)

"E che cosa hai raccattato, di bello?!", domanda trepidante il mio folto (?) e facinoroso pubblico. 

Beh... In tutta sincerità, la prima scoperta che ho fatto mi ha entusiasmato sulle prime, reso perplesso dopo qualche ora di gioco ed infine decisamente illuminato circa l'identità dell'entità che invero si celava dietro alle apparenze; entità che nella sua infinita bontà mi ha rivelato una verità che mi era preclusa, considerando che le mie infime facoltà umane non erano sufficientemente sviluppate per cogliere autonomamente l'universale universalità dell'universo... :D

Arzigogoli letterari a parte, la mia prima scoperta è stata la seguente...

"Wing Commander: Privateer Gemini Gold".

"Wing Commander: Privateer Gemini Gold" si connota come un interessante tentativo di riproporre il "Privateer" originale "Origin" del 1993, trasponendolo sui calcolatori odierni. Il risultato finale è decisamente apprezzabile e godibile per determinati aspetti, totalmente incomprensibile per altri... Ma l'illuminazione arriverà "silenziosa come un'alce" per voi tutti, a tempo debito, così com'è giunta a me. Fidatevi... ;)

Ad ogni modo, venendo al sodo, la parte "rock solid" del videogame in oggetto è decisamente quella "spaziale" (la resa grafica dell'universo esplorabile, la fisica del volo e della navigazione interstellare, i modelli tridimensionali texturizzati di astronavi e pianeti...). Il "ventre molle" del gioco, diversamente, è facilmente individuabile in tutta la sezione dei menù, nell'interfaccia grafica in senso generale e nelle confusionarie opzioni di interazione umana messe a disposizione dell'utente all'interno delle basi spaziali.

Cerchiamo ora di capire il perchè di questo inguacchio... :P In tal senso, in "Privateer Gemini Gold" tutte le interfacce utente sono proposte come delle schermate statiche o semi statiche con delle aree di interesse evidenziabili/cliccabili via mouse. "Come nell'originale!", direte giustamente voi. Ovvio. Proprio come nell'originale. Solo che in "Privateer" la descrizione dell'oggetto marcato col puntatore del mouse era bella chiara, a schermo, e non una microscopica scrittina visualizzata in "corpo sei" in calce alla videata... Fortunamente ripetute pressioni del tasto destro del "topo" permettono di centrare automaticamente il cursore sui vari punti di interesse delle schermate, altrimenti tutti questi "hot spots" potrebbero benissimo essere considerati come un minigame da "Settimana Enigmistica Spaziale" gentilmente offerto dai programmatori del gioco a tutti noi!!! :D

Esplora tutte le sezioni della base spaziale "Merlin". :D

Soffermiamoci ora sulle videate... Impeccabili, nella loro "pixel art" anni novanta. Solo che... Solo che sembrano degli screen grabbati dal videogioco originale e malamente riscalati in 800*600. Mhhh... Non so. C'è qualcosa che non mi convince più di tanto. Andiamo a sciacquarci il gargarozzo e schiariamoci le idee parlando col barista. EHI!!! MA IL BARISTA E' STATICO!!! Ma come!? Nel 1993 ci parlava muovendo occhi e bocca e nel 2012 è un'immagine statica con l'audio in sottofondo ed una sovraimpressione?! In tutta onestà, ci rimango male...



Poi aguzzo la vista ed osservo meglio le schermate che si susseguono.

Ma sono gli artefatti tipici della compressione ".JPEG", quelli? E perchè il tutto mi sembra un collage di immagini vintage montato ad arte sopra un motore grafico tridimensionale tutto sommato dignitoso, ma decisamente estraneo ed estraniante, nello specifico contesto? Qui gatta ci cova. Nel complesso, non so capacitarmi... Mi sa tanto che sto analizzando malamente il tutto, osservando la scena da un punto di vista completamente sbagliato. Detto questo, mi rigiro "Privateer Gemini Gold" tra le mani ed eccolo li, scritto in piccolo tanto quanto le sovraimpressioni tipiche di questo videogioco: l'indizio rivelatore!!! :D

Due parole: "Vega Strike".

Ebbene si. "Privateer Gemini Gold" mi pareva un montaggio stiloso di citazioni dotte proprio perchè questa era la sua vera natura, fondamentalmente, essendo il tutto una "Total Conversion" (o "Mod", per gli amici... ;) ) di un videogame "open source" liberamente ispirato a tutti i grandi capolavori dell'esplorazione spaziale che furoreggiavano negli anni ottanta e novanta...

...E provando "Vega Strike" si comprendono chiaramente le idiosincrasie rilevate in "Gemini One", perchè chiaramente un gioco moddato non può prescindere più di tanto dalle meccaniche di interazione che sono proprie del suo progenitore, a meno di non strafare andando a modificare di sana pianta gran parte dei codici sorgenti, per adattarli alle proprie esigenze personali (ed evidentemente non è questo il caso... :P ).

Osservando da vicino "Vega Strike", infatti, ci si rende immediatamente conto che l'eredità del padre è stata tramandata integralmente al figliastro. Basi spaziali composte da schermate statiche vagamente caotiche ed a tratti inappropriate, con sovrapposti degli "hot spots" navigabili via "mouse" (se li trovi... :P )? Ci sono! :D

Un rendering cupo, grafica bitmap fumettosa (?) sovrapposta,
testi microscopici e due bei pulsantoni graficamente "orendi"
buttati li... Perchè l'utente deve pur premere qualcosa, no? ;)

Menù anonimi da flashgame "un po' così", con i testi integralmente redatti con un "font" rosicchiato dai topi qui e la, che tanto l'importante è che i pulsanti siano cliccabili e funzionali e "tutto il resto è noia"? Si, ci sono! (E non ho detto "gioia"... :D ).

Ve lo giuro. Non è lo "screenshot" che fa difetto...

Un motore tridimensionale degno di questo nome, impiegato nelle fasi spaziali del gioco, che lo vedi e ti domandi: "Particelle? Riflessi?! Ma è lo stesso videogame di prima? Quello che mi mostrava le caricature degli avventori del bar e mi obbligava ad entrare in una specie di acquario con tanto di tubuli e spugne marine per comperare le merci? Siamo sicuri?!"? C'è anche lui!!! :D

Ma davvero è lo stesso gioco di prima?!

«In conclusione, Marte, 'sto "Vega Strike" lo stronchi oppure no???», mi domandano dalla regia.

Ma certo che no! :D Oddio... Chiunque abbia la fregola di giocarci, deve comunque venire a patti con un'interfaccia a tratti caotica e confusionaria, accompagnata da chili e chili di testi spesso poco leggibili (a causa di font esilissimi che faranno la fortuna dei nostri oculisti... :) ), ma nel complesso c'è davvero tanta ma tanta carne al fuoco e le prospettive di un videogioco del genere sono decisamente promettenti, visto e considerato che il team che sta alle spalle del suddetto titolo è più che produttivo e lavora alacremente attorno al proggetto da anni! :)

Morale: tenetelo sotto costante osservazione, perchè se i programmatori limeranno in maniera consistente tutte le attuali sbavature del loro software, ne vedremo senz'altro delle belle! :D

...E che lo spitito del comandante Jameson, sia con tutti noi, amici! :D

Cos'è questo QRCode?
Come l'hai realizzato?


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