lunedì 23 luglio 2012

0 La genesi della figaggine.


C'era una volta, ed oggi c'è ancora, una nazione insulare felicemente collocata all'estremo oriente del globo terracqueo, circondata da quell'oceano pacifico che tutti chiamano amichevolmente "Pacifico", per l'appunto... (Ed anche per oggi, la nostra banale ovvietà tautologica l'abbiamo detta! :D ).

Quella regione del "sol levante" che è chiamata "Giappone" dai più istruiti e dotti e "gibbone" da analfabeti e dislessici è da sempre rinomata per l'elettronica di consumo, le automobili ed i videogiochi...

Il Giappone, infatti, è quella fortunata landa che, con i "Game&Watch", il "GameBoy", il "Famicom", la "PlayStation" e chi più ne ha, più ne metta, negli ultimi 30 anni ha plasmato a sua immagine e somiglianza il mondo dell'intrattenimento elettronico. ...E tutto questo, tra l'altro, senza nemmeno esportare tutta la sua produzione tecnologica! (Perché è sempre doveroso ricordare che una caterva di dispositivi e di videogames restano da sempre esclusivo appannaggio del mercato nipponico, per nostra sfortuna...).

"SuperStreet Fighter II - The New Challengers" per "FM-Towns".
(Dettaglio dell'editor della "palette" degli sprites del gioco...).

Storicamente, infatti, se è risaputo che delle macchine come i sistemi "MSX" conobbero una blanda diffusione anche al di fuori dei confini giapponesi, è altresì vero che capolavori dell'ingegneria elettronica come l'"FM-Towns" (praticamente un "IBM-PC" customizzato in grado di "bootare" i giochi, i programmi e l'"OS" direttamente dai CD... Nel 1989!!!), "consoles" del calibro del "NEC PC Engine" o "handheld" tipo il "Bandai WonderSwan" sono tutti perlopiù ignoti al pubblico occidentale...

...E se da un lato la barriera linguistica ci spiega parzialmente questa eventualità (perlomeno per i dispositivi dotati di sistemi operativi avanzati disponibili esclusivamente in giapponese e non tradotti in altre lingue)...

"FM-Towns" OS.

...Dall'altro lato l'ultranazionalismo orientale in generale e quello giapponese in particolare giocano un importantissimo ruolo nei riguardi di questo fenomeno.

Eh, già. Perché se v'è mai capitato di navigare anche per sbaglio su un sito web nipponico, ve ne sarete accorti anche da soli. Tipicamente non c'è mezza parola in inglese da nessuna parte, nemmeno a pagarla oro. Ideogrammi ovunque (o quadratini e simboli grafici a capocchia, nel caso il vostro sistema operativo non sia attrezzato per riprodurre i "fonts" orientali... :P ).

...E con i videogames il discorso è drammaticamente lo stesso. Della serie: se io, programmatore giapponese orgoglioso come e più dei mangiarane della mia nazionalità, sviluppo un videogame per "PC/Mac/Linux", nel 95% dei casi lo scrivo integralmente nella mia lingua, stracatafottendomene con doppio avvitamento carpiato raggruppato del fatto che se lo programmassi in modo da visualizzare i messaggi a schermo in un linguaggio internazionale come l'inglese, probailmente otterrei per il mio videogioco una fama ed una gloria cento milioni di volte maggiori, se non di più...

Qualche esempio? "Dōkutsu Monogatari" ("Cave Story"), "Takutikusu Ōga" ("Tactics Ogre - Let Us Cling Together"), "la-Mulana"...

Quest'ultimo videogame, per esempio, è decisamente emblematico. Sviluppato nel 2005 per "Microsoft Windows", "La-Mulana" è un videogioco decisamente intrigate ed altrettanto fuori scala rispetto agli standard del genere "action platform" al quale è ascrivibile. Nei panni di un esploratore modellato sulla fansariga di un "Belmont" a caso, siete stati prelevati da un "Castlevania Random" ed inseriti di peso in una lussureggiante ambientazione tropicale nel contesto della quale, armati della vostra fedele frusta, del vostro ingegno e di una miriade di armi secondarie, dovrete svelare i misteri che si celano nelle profondità perdute delle rovine de "La-Mulana" e spingervi dove gli altri esploratori non si sono mai spinti prima... Il tutto rappresentato con uno stile grafico assolutamente mimetico rispetto agli standard "MSX" anni ottanta e subordinato ad una giocabilità settata su un livello di difficoltà "ultraterreno++" (perché gli sviluppatori erano frustrati da anni ed anni di videogiochi facili e lineari... :D ).

"La-Mulana" non perdona.
"La-Mulana" non è tua amica.
"La-Mulana" ti ha rubato la bicicletta quando avevi otto anni!!!

...Ed un videogame del genere, nel quale la componente "ottenere indizi e decifrare messaggi" è di fatto la colonna portante dell'intero "gameplay", in che lingua poteva mai essere distribuito, secondo voi?!?!?!

ESATTO!!!

Giapponese. Duro. Puro, ed assolutamente ES-CLU-SI-VO!

Ora, "La-Mulana" è stato recentemente rieditato per "WiiWare" ed altresì per "PC" anche in lingua inglese (DEO GRATIA!!! :D). Tutto questo in seguito alla fama che il videogame in oggetto ha accumulato negli anni tra i giocatori di tutto il mondo. Gloria meritatissima tributatagli solo ed esclusivamente per merito della comunità degli "Aeon Genesis", un gruppo di "hackers" (che abbiamo già avuto modo di citare per "Cave Story" e "Tactics Ogre") che, da anni, si occupano con passione di "patches .IPS" e traduzioni degli eseguibili dei videogiochi nipponici più disparati. "Aeon Genesis" che, nella fattispecie, nel 2007 si sono coscienziosamente occupati del "La-Mulana Project", facendo si che due anni dopo il rilascio ufficiale del gioco originale, la sua traduzione inglese fosse disponibile anche per i "non leggenti il giapponese". :D

"Aeon Genesis".

Se non ci fossero, bisognerebbe inventarli! :)

Lontani anni luce dal concetto mediatico dell'"hacker" inteso come "colui che apre falle nei sistemi di sicurezza per compiere malefatte e danneggiare sistemi", gli "Aeon Genesis" erogano gratuitamente da anni un servizio preziosissimo alla collettività videoludica, rendendo giocabili e fruibili anche dalla stragrande maggioranza della popolazione mondiale che ignora le lingue orientali quei videogiochi che altrimenti rimarrebbero tristemente relegati al mercato dei madrelingua.

Grazie di esistere, ragazzi! :)

Cos'è questo QRCode?
Come l'hai realizzato?


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