giovedì 30 dicembre 2010

0 Lapdown.


Praticamente tutti noi, durante la nostra esistenza da PC user più o meno nerd/geek, ad un certo punto della nostra "carriera informatica" ci incaponiamo e tiriamo una craniata forte-forte sul primo muro a portata di mano, rammaricandoci di non avere (ancora...) un notebook tutto nostro...

Tipicamente questa presa di coscienza si manifesta prepotentemente intorno ai 24/28 anni, quando siamo in dirittura d'arrivo per quel che concerne gli studi universitari (per chi studia, logicamente...) o quando ci  vogliamo atteggiare sul posto di lavoro (un po' perchè tutti i colleghi lo fanno già e noi, poveri derelitti, no... Noi continuiamo ad avere sempre e solo un desktop tirannosaurico a casa, sulla scrivania, impolverato, grigio e triste... :) ).

Ed allora via di laptop stiloso, acquisito con tattiche paramilitari differenziate a seconda delle circostanze. I lavoratori economicamente autonomi si fiondano direttamente nel negozio di informatica, coltello tra i denti, mentre le truppe corazzate degli studenti avanzano a "passo del leopardo" verso le riserve auree accantonate per questioni d'emergenza e le saccheggiano al grido di: "Mi serve per la tesi di laurea! Eia, eia, eia, alalà!!!". Quindi, con ardita fierezza dannunziana, arriviamo a casa e disimballiamo il fantomatico portatile che d'ora in avanti rimpiazzerà nel nostro cuore il vetusto desktop... Si, perchè, logicamente, nell'euforia paradossa che da sempre contraddistingue questo genere di acquisto, abbiamo accuratamente scelto un notebook mostruosamente potente, in grado di sostituire tranquillamente non solo il nostro computer, ma bensì anche tutti quelli del circondario... :D

Galvanizzati dall'acquisto, lo collochiamo in bella vista su una scrivania appositamente predisposta e lo accendiamo... Il ventolone fotonizzato predisposto al raffreddamento della macchina tipicamente a quel punto spazza tutto il tavolo ed altresì la libreria limitrofa ("libreria" che tuttavia non è una volgare scaffalatura in truciolare "Ikea" ma bensì un negozio di libri che sorge giusto accanto a casa nostra... :D ). Lieti di aver generato cotanto turbinio d'aria, ci sediamo davanti al calcolatore che nel frattempo s'è avviato ed appoggiamo le mani sullo chassis della macchina per ritrarle immediatamente con una smorfia di dolore mista a sorpresa dipinta sul volto... Il notebook è rovente! Ci ha marchiato a fuoco due mistiche stigmate sugli avanbracci e sta lentamente sprofondando dentro il piano del tavolo come solo un reattore nucleare soggetto a "sindrome cinese" sarebbe in grado di fare...

Ricollochiamo il tutto in modo più consono (sopra un blocco di marmo appositamente intagliato dal Buonarroti, collocato entro una cella frigorifera climatizzata a -20 gradi centigradi...) e, sornioni sotto l'eschimo, annuiamo con soddisfazione mentre ci accingiamo a passare la notte nella "Tenda Rossa" assieme al nostro installatore di sistemi informatici di fiducia: Umberto Nobile.

"Vieni Titina, che ti mostro le nuove CPU raffreddate a liquido!"

Conviviamo felicemente con "il mostro" per un'anno e mezzo o due, poi la creatura inizia a perdere colpi. Si spegne da sola, si blocca... Overheating? Le ustioni di secondo e terzo grado che rechiamo sui palmi delle mani sembrerebbero confermare questa triste ipotesi...

"Guarda l'estensione e la profondità delle bruciature..."
"Overheating?"
"Non ci sono dubbi!"


A questo punto fai le tue prime esperienze con l'aria compressa (o meglio, direttamente con l'aspirapolvere ed il suo getto d'aria invertito... Quell'autoerotismo a base di "soffione"... :) ) e capisci come mai Vera Donovan in "Dolores Claiborne" (Stephen King, 1983) era letteralmente terrorizzata dai "gatti di polvere"...

E' VIVO!!!

Nonostante tutti i tuoi sforzi, nel giro di sei mesi la patologia diventa cronica ed il tuo bel laptop, che credevi potesse sostituire impunemente qualsiasi desktop, è tossicchiante, catarroso e costantemente febbricitante, al punto che a malapena riesci ad utilizzarlo per scriverci qualcosa e/o navigare in Internet (ma evitando le pagine con contenuti "Flash" troppo pesanti, che il malatino non riesce più a digerire come faceva una volta... :( ).

Rimedi? Provi a formattare, sperando che le problematiche di "freezing" siano banalmente di natura software, ma in cuor tuo sai che non è così ed infatti la situazione non muta di una virgola. Mediti allora di aggiornare i drivers, confidando che possano influenzare le prestazioni del sistema in qualche modo, ma sul sito del produttore scopri che una macchina che ha ben due (2!!!) anni di vita sulle spalle è decisamente obsoleta (e puzza anche un po'...). Morale: non esiste alcun tipo di driver aggiornato. I produttori delle singole componentistiche assemblate all'interno del tuo laptop, poi, si negano in maniera ancora più decisa... "No, no... Drivers? SCHERZA!? Noi agevoliamo solo l'utenza desktop, che domande! Rivolgetevi al produttore del portatile per avere maggiore supporto...". Già fatto grazie. Vengo or ora da li... Speranzoso fai un fugace tentativo con dei drivers "di terze parti", ma comunque collaudati, solo per scoprire che il tutto funziona peggio di come funzionava con i driver ufficiali datati 2004. Aggiornare direttamente il sistema operativo? Utopia... A parte che la macchina non è certificata per funzionare con "OS" diversi da quello preinstallato, anche se non ti fidi di quello che annuncia il produttore del tutto, scopri a tue spese che il fiammante "Windows 7 Ultimate Warrior" lamenta (giustamente...) l'inadeguatezza del BIOS della macchina e quindi si rifiuta di variare la velocità del processore che ti rimane inchiodato sul minimo sindacale (800 MHz su 3700+...). Soluzione: installare un BIOS aggiornato che sul sito del produttore chiaramente non esiste. Escamotage: scopri che il tuo portatile, in realtà è un prodotto orientale rimarchiato dalla famosa ditta "X" dalla quale tu lo hai acquistato. Chiaramente sul sito cinese del produttore con gli occhi a mandorla c'è di tutto e di più... Ci sono perfino i drivers necessari per fare funzionare il laptop il rete col "Pinguino DeLonghi" (per climatizzare la casa in base al surriscaldamento della CPU, per dire... ;) ). Solo che tu, nel mentre, hai perso tre quarti dei capelli a causa dello stress e buona parte della tua voglia di vivere se n'è andata via con loro...

Ed anche la foto sul documento non mi rassomiglia più...

Conclusione: se avete ancora un po' di amor proprio ed un briciolo di autostima, acquistate un qualsiasi computer desktop e rifuggite come la peste i notebooks, che sono infidi, vili e traditori. Fidatevi e non rimarrete scottati (dall'overheating... ;) ).

Cos'è questo QRCode?
Come l'hai realizzato?


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