State guardando anche voi gli "Europei 2012", vero? Ieri sera anch'io, come tutti, ho visto l'Italia. Obiettivamente abbiamo giocato abbastanza bene (perlomeno considerando la scala di valori adottata dai professionisti del "Subbuteo"... ;) ), salvo i primi 30 minuti del primo tempo, durante i quali il nostro avversario era palesemente il Brasile di Pelè e Garrincha travestito da Irlanda del Trap. Da qui, la sudditanza psicologica e gli svarioni a tutto campo...
...Che se riuscivamo a prendere "goal" dopo quattro secondi avendo battuto noi il calcio d'inizio, indubbiamente entravamo a grandi falcate negli annali del LOLcio! :D
Fortunatamente non è andata così ed al 40° del primo tempo Antonio "Bella Pelle" Cassano s'è accorto del travestitismo degli avversari ed ha così trovato facilmente la via del "goal" mettendo a frutto un collaudatissimo schema studiato nel 1992 su "Pinball Fantasies" (tavolo "Party Land").
Il "replay" della rete di Cassano. |
Palla dentro, palla fuori, palla dentro, palla fuori, palla dentro. 1 a 0. Palla al centro.
Contemporaneamente, in un'altra dimensione spaziotemporale, la Spagna tracheggia stancamente col pallone, impastoiandosi sullo 0 a 0 con la Croazia. Morale: gli azzurri si ritrovano temporaneamente ed inaspettatamente primi in classifica in un girone che è diventato improvvisamente il festival internazionale dei morti di sonno.
Ma le emozioni non sono ancora finite!
Allo scadere, "Pacatezza & Simpatia" Balotelli infila il 2 a 0 alle spalle di Shay Given, inaugurando nel contempo il grande concorso: "Indovina che cosa ho detto!". Ricchi premi e "cotillons" per tutti i partecipanti!
Il 3 a 0 che ci darebbe sicurezza non arriva. Triplice fischio finale. Sull'altro campo la Spagna s'è finalmente ricordata di essere la Spagna e quindi vince 1 a 0 pure lei, ma se per caso i croati pareggiano andiamo a casina bella, che tutti i cronisti sportivi d'Italia si sono concentrati sul biscottone del 2 a 2 e si sono dimenticati della classifica avulsa e del biscottino dell'1 a 1...
Fortunatamente Antonio Banderas sbaglia la temperatura del forno e brucia tutte le "Macine" del "Mulino Bianco", arrostendo anche Rosita.
L'Italia passa il turno e si avvia a grandi passi verso la scontatissima finale con la Grecia di Karagounis, che, a tal proposito, dichiara: "Oggi il popolo greco ha espresso la propria volontà di rimanere nella zona euro. Questa è una vittoria per l'Europa intera.".
In tutto questo, il Marte ha un unico rammarico. L'ormai consolidata consuetudine di seguire le partire della nazionale italiana con il commento della sempreverde "Gialappa's Band", quest'anno si ridimensiona in una singhiozzante altalena. "RTL 102.5", infatti, mi propone il carismatico trio per le nazionali "diversamente azzurre", mentre i nostri commoventi connazionali sono sottotitolati alla pagina 777 di Paolo Pacchioni, radiocronista sportivo.
In tal senso, tutte le altre partite le ho costantemente seguite con i commenti della "Gialappa's"...
Degna di nota, in tal senso, una preziosissima citazione di "Koyaanisqatsi", buttata li senza un perché o un per come durante una divagazione cinefila del "Signor Carlo" (divagazione stimolata da un intervento canonicamente "OT" del buon Roberto "Gatto" Uggeri, che durante la radiocroncaca si presta... ;) ). Una citazione che mi ha permesso di scrivere il cappello più straordinariamente sconclusionato della storia di "Concetto Piramidale". Si, perché se l'unica "TAG" di questo "post" è "Music" e fin qui s'è parlato solo ed esclusivamente di calcio, tutto dipende dal fatto che cercavo un aggancio per introdurre l'argomento principale del "post" e l'ho presa decisamente da molto, molto lontano...
"Koyaanisqatsi" ("vita in tumulto", in lingua Hopi) è un documentario del 1982, per la regia di Godfrey Reggio. Il film, che richiese ben sei anni di riprese, illustra l'intervento sempre più frenetico dell'uomo sulla natura. Il tutto è sottolineato dall'accattivante colonna sonora composta da Philip Glass. Detto questo, è senz'altro importante sottolineare che, al di là della colonna sonora, qualsiasi altro tipo di commento e/o narrazione sono del tutto banditi dalla traccia audio del documentario. Morale: "Koyaanisqatsi" è praticamente un film muto non muto. ;)
Ma gustiamoci il suo finale, per coglierne pienamente l'innegabile potenziale evocativo... :)
Avete sentito anche voi? ;)
Inizia più o meno intorno al 1° minuto e poi, dopo altri 50 secondi circa, il tutto è un tripudiodi miccette di note oltremodo familiari, solamente suonate con un tempo molto più pacato e rallentato... :P
Per capirci: se la colonna sonora di "Koyaanisqatsi" l'avesse composta Rob Hubbard nel 1987, con un "Commodore 64", molto probabilmente suonerebbe così:
Che strade tortuose segue, alle volte, l'ispirazione, eh? :P Quelle stesse vie che spesso e volentieri percorro anche io quando mi cimento con i redazionali di questo blog! ;)
Contemporaneamente, in un'altra dimensione spaziotemporale, la Spagna tracheggia stancamente col pallone, impastoiandosi sullo 0 a 0 con la Croazia. Morale: gli azzurri si ritrovano temporaneamente ed inaspettatamente primi in classifica in un girone che è diventato improvvisamente il festival internazionale dei morti di sonno.
Ma le emozioni non sono ancora finite!
Allo scadere, "Pacatezza & Simpatia" Balotelli infila il 2 a 0 alle spalle di Shay Given, inaugurando nel contempo il grande concorso: "Indovina che cosa ho detto!". Ricchi premi e "cotillons" per tutti i partecipanti!
A) In un conca nuotano a rilento tre trote, cinque triglie e tinche cento. B) Lo struttural funzionalismo scevro da retaggi motivazionali sottende a una logica deresponsabilizzante. |
Il 3 a 0 che ci darebbe sicurezza non arriva. Triplice fischio finale. Sull'altro campo la Spagna s'è finalmente ricordata di essere la Spagna e quindi vince 1 a 0 pure lei, ma se per caso i croati pareggiano andiamo a casina bella, che tutti i cronisti sportivi d'Italia si sono concentrati sul biscottone del 2 a 2 e si sono dimenticati della classifica avulsa e del biscottino dell'1 a 1...
"Pareggiamo con il minimo sindacale delle reti?". |
Fortunatamente Antonio Banderas sbaglia la temperatura del forno e brucia tutte le "Macine" del "Mulino Bianco", arrostendo anche Rosita.
L'Italia passa il turno e si avvia a grandi passi verso la scontatissima finale con la Grecia di Karagounis, che, a tal proposito, dichiara: "Oggi il popolo greco ha espresso la propria volontà di rimanere nella zona euro. Questa è una vittoria per l'Europa intera.".
In tutto questo, il Marte ha un unico rammarico. L'ormai consolidata consuetudine di seguire le partire della nazionale italiana con il commento della sempreverde "Gialappa's Band", quest'anno si ridimensiona in una singhiozzante altalena. "RTL 102.5", infatti, mi propone il carismatico trio per le nazionali "diversamente azzurre", mentre i nostri commoventi connazionali sono sottotitolati alla pagina 777 di Paolo Pacchioni, radiocronista sportivo.
In tal senso, tutte le altre partite le ho costantemente seguite con i commenti della "Gialappa's"...
Degna di nota, in tal senso, una preziosissima citazione di "Koyaanisqatsi", buttata li senza un perché o un per come durante una divagazione cinefila del "Signor Carlo" (divagazione stimolata da un intervento canonicamente "OT" del buon Roberto "Gatto" Uggeri, che durante la radiocroncaca si presta... ;) ). Una citazione che mi ha permesso di scrivere il cappello più straordinariamente sconclusionato della storia di "Concetto Piramidale". Si, perché se l'unica "TAG" di questo "post" è "Music" e fin qui s'è parlato solo ed esclusivamente di calcio, tutto dipende dal fatto che cercavo un aggancio per introdurre l'argomento principale del "post" e l'ho presa decisamente da molto, molto lontano...
Il tutto senza nemmeno scomodare Shrek!!! ;) |
"Koyaanisqatsi" ("vita in tumulto", in lingua Hopi) è un documentario del 1982, per la regia di Godfrey Reggio. Il film, che richiese ben sei anni di riprese, illustra l'intervento sempre più frenetico dell'uomo sulla natura. Il tutto è sottolineato dall'accattivante colonna sonora composta da Philip Glass. Detto questo, è senz'altro importante sottolineare che, al di là della colonna sonora, qualsiasi altro tipo di commento e/o narrazione sono del tutto banditi dalla traccia audio del documentario. Morale: "Koyaanisqatsi" è praticamente un film muto non muto. ;)
Ma gustiamoci il suo finale, per coglierne pienamente l'innegabile potenziale evocativo... :)
Avete sentito anche voi? ;)
Inizia più o meno intorno al 1° minuto e poi, dopo altri 50 secondi circa, il tutto è un tripudio
Per capirci: se la colonna sonora di "Koyaanisqatsi" l'avesse composta Rob Hubbard nel 1987, con un "Commodore 64", molto probabilmente suonerebbe così:
Che strade tortuose segue, alle volte, l'ispirazione, eh? :P Quelle stesse vie che spesso e volentieri percorro anche io quando mi cimento con i redazionali di questo blog! ;)
Cos'è questo QRCode? Come l'hai realizzato? |
2 commenti:
Questo è il segnale che sono arrivato alla frutta!
Quando ho letto il titolo del tuo post sul mio Reader di feed ho immediatamente pensato a Koyaanisqatsi sorridendo tra me e me.
Letto il post mi sono accorto che effettivamente il riferimento c'era.
OMMIODDIO riesco a pensare come te, noooo!!!
Son cose belle, in fin dei conti, non è vero? ;) :P
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